mercoledì 25 giugno 2025

Cipro, l'isola fantasma

 

Sono stati “digitalizzati su mappa ODIERNA” circa 200mila percorsi “commerciali”, per ciascuno “città per città”: decine e decine “finivano a Cipro”.

Problema 1

NESSUNO PRENDEVA UNA NAVE PER PERCORRERE L’ULTIMO TRATTO.

Nè "chi andava a Cipro", nè "chi partiva da Cipro".


Come facevano a raggiungere Cipro?

Qualunque fosse il punto di partenza, si passava in ogni caso dall’Egitto, poi, alternativamente, “zattere su fiumi” e “carri con cavalli” per raggiungere Cipro.

Per “andare a Cipro” si passava sempre e comunque dall’Egitto?

Anche se si proveniva dalla Baviera percorrendo il Danubio?

E perché da Cipro “partiva solo del rame”?



Se “estendiamo il circolo”, troviamo che la stragrande maggioranza delle volte, la “Giudea” sta “dopo l’Egitto” e “prima di Cipro”.

EgittoàGiudeaàCipro è una “sequenza” che anche nelle mappe odierne “ha un senso”, ma solo in un percorso che si snoda da ovest ad est, per quanto “desertico”: da tutte le altre direzioni “è follia” sia dal punto di vista della “logica”, sia dal punto di vista “commerciale”.

E non esiste nessuna possibilità di “rispettare i tempi (senza i frigoriferi)”, soprattutto senza avere nessuna possibilità di “piazzare (a destinazione) ciò che non marcisce”

CONCLUSIONE: solo un povero idiota può credere che Egitto, Giudea e Cipro siano quelle che mappiamo OGGI in quelle “posizioni”.

Egitto e Giudea erano altrove, ma non troppo lontane tra loro, Cipro era una miniera di rame.

 

CONSEGUENZE: falsi ebrei e falsi palestinesi “si stanno facendo la guerra” da decenni per una falsa “terra promessa”, tutti lo sanno, ma a nessuno interessa.



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