Sono stati “digitalizzati su mappa ODIERNA” circa 200mila
percorsi “commerciali”, per ciascuno “città per città”: decine e decine “finivano
a Cipro”.
Problema 1
NESSUNO PRENDEVA UNA NAVE PER PERCORRERE L’ULTIMO TRATTO.
Nè "chi andava a Cipro", nè "chi partiva da Cipro".
Come facevano a raggiungere Cipro?
Qualunque fosse il punto di partenza, si passava in ogni
caso dall’Egitto, poi, alternativamente, “zattere su fiumi” e “carri con cavalli”
per raggiungere Cipro.
Per “andare a Cipro” si passava sempre e comunque dall’Egitto?
Anche se si proveniva dalla Baviera percorrendo il Danubio?
E perché da Cipro “partiva solo del rame”?
Se “estendiamo il circolo”, troviamo che la stragrande maggioranza
delle volte, la “Giudea” sta “dopo l’Egitto” e “prima di Cipro”.
EgittoàGiudeaàCipro è una “sequenza”
che anche nelle mappe odierne “ha un senso”, ma solo in un percorso che si
snoda da ovest ad est, per quanto “desertico”: da tutte le altre direzioni “è
follia” sia dal punto di vista della “logica”, sia dal punto di vista “commerciale”.
E non esiste nessuna possibilità di “rispettare i tempi
(senza i frigoriferi)”, soprattutto senza avere nessuna possibilità di “piazzare
(a destinazione) ciò che non marcisce”
CONCLUSIONE: solo un povero idiota può credere che Egitto,
Giudea e Cipro siano quelle che mappiamo OGGI in quelle “posizioni”.
Egitto e Giudea erano altrove, ma non troppo lontane tra loro, Cipro
era una miniera di rame.
CONSEGUENZE: falsi ebrei e falsi palestinesi “si stanno
facendo la guerra” da decenni per una falsa “terra promessa”, tutti lo sanno,
ma a nessuno interessa.
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