Telegrafico e largamente incompleto riassunto delle puntate precedenti: un database di quasi 200mila “antichi” percorsi delle carovane commerciali e militari, dimostra che Israele, Palestina, Egitto e quasi tutti “gli altri” paesi “famosi” a quei tempi, stiano nella regione del Mar Nero, che “univa” il nord Europa (Danubio, Don, Volga, ecc.) con l’Oceano Indiano (Tigri, Eufrate, ecc.).
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Tutti fanno finta di pensare che Palestina, Israele, Egitto siano “da spostare” almeno mille km più a sud, lo hanno deciso nel sedicente secolo XIX “tutti quelli che avevano le forze per ricostruire il pianeta dopo la catastrofe”: in quel periodo sorsero in alcune zone del mondo megaliti “in chiaro stile secolo XIX” in zone che, a quei tempi, “non avevano nemmeno le forze per mangiare (figurati costruire piramidi)”, i “progettisti”, che avevano concentrato tutte le ricchezze “scampate al cataclisma”, inventarono il sistema denaro/debito per tenere in pugno tutti gli altri mentre seguivano il processo esponenziale di “rinascita”, che, a suon di nuove “invenzioni”, oggi consentirebbe a ciascuno di noi di lavorare un giorno al mese e passare in spiaggia gli altri 29, mentre i “progettisti” bruciano il continuo surplus crescente in guerre senza senso e scopo.
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Perchè Israele e Palestina stanno mille km più a sud.
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