giovedì 3 luglio 2025

vaccino antipolio e ariani del Volga

Vaccino Salk: prendo virus della polio, lo inattivo, poi lo inietto, in modo da stimolare il corpo a sviluppare anticorpi.

Difficoltà: se lo “inattivo POCO”, uccido la cavia, se lo “inattivo TROPPO” diventa acqua fresca, inutile.

Salk, dicono, trovò l’equilibrio giusto e nel 1954 iniziò la sperimentazione.

Poi arrivò Sabin, che utilizzò il virus “vivo” e lo sperimentò in Unione Sovietica.

Entrambi avevano il problema di creare milioni di dosi, lo fecero “amplificando” il virus nei reni delle scimmie (perché nessun “umano”, guardacaso, si prestò alla sperimentazione).

Poi si scoprì che le scimmie asiatiche “avevano un virus”, l’SV40, quindi si dirottò tutto sulle scimmie africane, che ne erano prive “per natura”.

Ma le scimmie africane avevano tutte dei SIV differenti tra loro, la versione dell’HIV umano, quasi-identico, con la differenza non trascurabile che le scimmie “nemmeno se ne accorgono”, gli uomini “ci muoiono spesso”.

Quando “la gente iniziò a morire di AIDS”, due ricercatori sudafricani pensarono che il “salto” da scimmia a uomo fosse dovuto alla presenza di un SIV nei reni delle scimmie utilizzati per “moltiplicare” il virus della polio.

E qui la mafia inizia ad insabbiare tutto.

Motivo: Salk era un falso ebreo ariano del Volga, Sabin invece pure, e Koprowski, terzo incomodo nella gara al vaccino, e il primo a sperimentarlo in Congo negli anni ’50, invece anche.

Le coincidenze della vita…..

Così accade che, quando uno scrittore e giornalista, Edward Hooper, scopre che esistono almeno 28 campagne di vaccinazione di massa precedenti il primo caso di AIDS dell’anno 1959 (il famoso “marinaio di Manchester”, in realtà “morto negli anni ‘80), gli ariani del Volga fanno sparire i faldoni relativi agli anni 1957-1960 dagli archivi di Bruxelles (in quegli anni era “Congo belga”), ma nulla possono per eliminare la stampa locale dell’epoca, dove sia le autorità locali, sia l'Organizzazione Mondiale della Sanità ripetono più volte di non aver dato nessun consenso/autorizzazione per la “sperimentazione” su oltre un milione di persone, e ne prende chiaramente le distanze, sottolineando come quelle vaccinazioni fossero praticamente inutili perché la quasi totalità della popolazione africana era immunizzata naturalmente alla nascita……….

Quando gli ariani del Volga iniziano a “silenziare” Hooper, si mette di traverso anche Bill Hamilton, membro della Royal Society di Londra e professore di biologia e genetica all’Università di Oxford, che, poffarbacco, appena parte per il Congo MUORE DI MALARIA…………………………



Un telegrafico riassuntino di tanti anni fa:

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