Secondo il De Mauro, il termine "ghiacciaio" è comparso per la prima volta in Italia nell'anno 1836.
Però secondo gli ariani del Volga, i ghiacciai alpini italiani hanno almeno 16mila anni, come il ghiacciaio del Colle Gnifetti, sul Monte Rosa.
Per 16.000 anni tutti hanno visto il ghiacciaio Gnifetti, anche da Milano, però per 15.800 non ci hanno fatto caso, non hanno sentito il bisogno nemmeno di "nominarlo" una sola volta.
Fino al 1836, quando un milanese ha detto: <<caspita, ma guarda lì quel bianco là in alto, lo chiamerò ghiacciaio".
Poi è arrivata la Boldrini che gli ha dato del razzista.
Il Monte Rosa da Milano, come lo hanno sempre visto nelle giornate limpide (dove tutti lo vedono, dalla pianura, fino a Piacenza)
Vi stanno prendendo per il cubo.
René de Challant, nel sedicente anno 1519, ereditò da sua madre il feudo di Valangin, vicino a Neuchâtel: secondo gli uominih di storia, poteva raggiungerlo solo 2 mesi all'anno, poichè "abitava" in Valle d'Aosta e doveva quindi necessariamente attendere l'apertura del Colle del Gran San Bernardo, che OGGI avviene in giugno causa neve, non esistendo. a quei tempi, alternative, ma nemmeno le potenti "fresa-neve" di oggi.
Secondo i crebrohabens, gli Challant partivano spesso da Milano, passavano dal Sacro Monte di Varallo per ricevere la benedizione dei monaci locali per poter affrontare al meglio il "problema riformati" della regione di Neuchatel, poi salivano ia Val Sesia sulla strada dell'omonimo Colle a quota 4500 metri per "scollinare" verso Zermatt, il tutto senza mai "vedere (quindi nominare) un ghiacciaio", quindi nemmeno quello del Gnifetti, nato molto dopo.
.png)
.png)
.png)
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.